05.07.2021
Un documento dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro si sofferma sulla connessione tra rischi psicosociali e disturbi muscoloscheletrici in riferimento al rientro al lavoro dopo un congedo di malattia per DMS.
Bilbao, 28 Giu – La campagna europea 2020-2022 “ Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!” ci ha reso consapevoli che milioni di lavoratori in tutta Europa sono affetti da disturbi muscoloscheletrici (DMS) lavoro-correlati. Secondo alcuni dati, nell’Unione europea circa tre lavoratori su cinque lamentano questi disturbi.
E con disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati si fa riferimento, come segnalato sul sito della campagna, a “compromissioni delle strutture corporee, quali muscoli, articolazioni e tendini, che sono causati o aggravati principalmente dal lavoro o dagli effetti dell’ambiente di lavoro immediato”. Questi disturbi possono essere “estremamente nocivi per la qualità di vita individuale e la capacità di lavorare e rappresentano una delle cause più frequenti di disabilità, congedi per malattia e prepensionamenti”.
Se i DMS lavoro-correlati più comuni sono il mal di schiena e i dolori agli arti superiori, non bisogna dimenticare che al loro sviluppo possono contribuire anche vari fattori fisici, organizzativi, psicosociali e individuali.
Per soffermarci, in particolare, sul legame tra disturbi muscoloscheletrici e rischi psicosociali, presentiamo oggi un documento, un “Discussion paper”, pubblicato dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) e dal titolo “Return to work after MSD-related sick leave in the context of psychosocial risks at work” (Rientro al lavoro dopo un congedo di malattia per DMS nel contesto dei rischi psicosociali sul lavoro).
L’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:
Il Discussion paper, a cura di Irene Kloimüller, affronta il tema dei rischi psicosociali insiti nel rientro al lavoro in presenza di un DMS e sottolinea, come riportato sulla presentazione EU-OSHA del documento, che i disturbi muscoloscheletrici lavoro-correlati non comportano solo rischi fisici, ma anche rischi psicosociali, derivanti per esempio dall’incertezza del posto di lavoro e da un’assistenza sociale carente.
In particolare tale documento, ad oggi disponibile solo in lingua inglese, arriva alla conclusione che tra i fattori essenziali affinché il rientro al lavoro abbia esito positivo, vi sono:
Inoltre si definiscono alcuni principi alla base delle buone pratiche in tale ambito con diversi esempi tratti da varie esperienze in settori lavorativi diversi.
L’EU-OSHA, riguardo a questi temi, rimanda poi alla lettura del documento “ Healthy workers, thriving companies — a practical guide to wellbeing at work” (Lavoratori in buona salute, aziende con buoni risultati economici: guida pratica al benessere sul luogo di lavoro) che presenta un approccio pratico alla prevenzione e gestione dei rischi psicosociali e dei disturbi muscolo-scheletrici connessi al lavoro.
Il Discussion paper ribadisce che quello del lavoro in presenza di disturbi muscoloscheletrici (DMS/MSD) è un argomento importante, perché i DMS sono ormai uno dei problemi di salute più frequentemente segnalati in tutto il mondo (OMS, 2019). E una grande proporzione di giorni lavorativi sono persi ogni anno proprio a causa di questi disturbi: nel 2015, per esempio, il 53% dei lavoratori con DMS ha riferito di essere stato in congedo per malattia l'anno precedente (EU-OSHA, 2019a).
E la prevalenza di disturbi muscoloscheletrici, malgrado gli sforzi per aumentare la prevenzione, è rimasta elevata negli ultimi anni. Si ricorda poi che i rischi psicosociali, soprattutto in combinazione con i rischi fisici, possono causare o aggravare i disturbi muscoloscheletrici.
Se nella lotta ai DMS le condizioni ergonomiche sono notevolmente migliorate nei luoghi di lavoro, la stessa cosa non è avvenuta con l'organizzazione del lavoro o l’ambiente di lavoro psicosociale.
Come già segnalato, ai disturbi muscoloscheletrici “sono associati a diverse categorie di rischi.
Il documento fa una breve panoramica dei rischi:
Come sono collegati i rischi psicosociali e i disturbi muscoloscheletrici?
Si indica che, con riferimento ad un modello biopsicosociale sviluppato da Engel (1977) e successivamente adattato (ad es. da Hauke ??et al., 2011), la risposta individuale allo stress o la reazione ai fattori di rischio sono fattori chiave nel collegamento tra fattori di rischio legati al lavoro (che possono essere fisici, psicosociali o organizzativi) e disturbi muscoloscheletrici.
I risultati presentati in una relazione dell'EU-OSHA (2020b) riportano alcune indicazioni del collegamento tra fattori di rischio psicosociale sul lavoro e MSD/DSM:
Infine, per conto dell'EU-OSHA, è stata svolta una ricerca per studiare la relazione tra diversi fattori di rischio e i DMS. E, ad esempio, associazioni positive sono state trovate tra DMS (schiena, arti inferiori e superiori) e abusi verbali, attenzioni sessuali indesiderati, bullismo e istruzioni di lavoro poco chiare. Mentre avere voce in capitolo sulla propria attività, essere soddisfatti del proprio lavoro, avere un trattamento equo in ambito lavorativo e poter fare una pausa quando necessario sono stati rilevati come associati negativamente, indicando un possibile effetto protettivo.
Rimandiamo in conclusione alla lettura integrale del documento che riporta anche utili suggerimenti alle aziende, per gestire il ritorno al lavoro, e presenta alcuni esempi con riferimento specifico a due mansioni:
Il link al sito della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”.
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “ Return to work after MSD-related sick leave in the context of psychosocial risks at work” (Rientro al lavoro dopo un congedo di malattia per DMS nel contesto dei rischi psicosociali sul lavoro), a cura di Irene Kloimüller, documento in lingua inglese (formato PDF, 1.26 MB).
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