Per una efficace prevenzione di infortuni e malattie professionali nelle attività di manutenzione il primo passo è, come sempre, quello di effettuare una idonea valutazione del rischio.
Sulla base dei risultati della valutazione possono poi “essere identificate e attuate diverse misure di prevenzione e protezione”. E i lavoratori e gli appaltatori “dovrebbero essere coinvolti nell’individuazione e nell’analisi dei rischi e nello sviluppo e nell’attuazione delle misure scelte”.
Inoltre i lavoratori che svolgono lavori di manutenzione, sia dipendenti che appaltatori, “dovrebbero non solo essere competenti nei compiti che devono svolgere, ma anche ricevere tutte le informazioni e la formazione necessarie per svolgere il loro lavoro in sicurezza”, anche con riferimento degli obblighi indicati nel d.lgs. 81/2008 riguardo alle informazioni e alla formazione in materia di salute e sicurezza da fornire a tutti i dipendenti, compresi lavoratori temporanei e gli appaltatori. E bisogna fare attenzione “affinché la complessità dei compiti non superi le capacità e le competenze dei lavoratori e/o degli appaltatori che li eseguono”.
A fornire queste informazioni per la prevenzione nelle attività di manutenzione è il documento “ La manutenzione per la sicurezza sul lavoro e la sicurezza nella manutenzione” prodotto dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’ Inail e a cura di Giovanni Luca Amicucci, Maria Teresa Settino e Fabio Pera.
Il documento oltre a soffermarsi sui rischi, sulle buone pratiche e sui fattori di successo delle strategie di prevenzione, fornisce anche vere e proprie raccomandazioni pratiche. Ad esempio con riferimento ai seguenti argomenti:
L’esposizione alle sostanze pericolose e l’esposizione all’amianto
Come indicato in premessa il documento Inail per favorire la riduzione dei rischi fornisce alcune specifiche raccomandazioni pratiche che sono di utilità per le aziende, gli operatori e gli addetti alla manutenzione.
Riprendiamo alcune indicazioni contenute nel documento in relazione alle “situazioni e/o pericoli e misure di prevenzione e protezione raccomandate”.
Queste le indicazioni per l’esposizione a sostanze chimiche durante la manutenzione di impianti, attrezzature o macchine:
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“Sostituire la sostanza pericolosa utilizzata nel processo con una meno pericolosa.
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Adottare sistemi di lavoro sicuri.
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Prendere adeguate precauzioni durante lo svuotamento e il lavaggio di serbatoi o tubi di stoccaggio.
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Usare dispositivi di protezione adeguati durante i lavori di manutenzione”.
Nel caso specifico di esposizione all'amianto si suggerisce di:
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“Assicurarsi sempre che tutti siano a conoscenza della presenza di amianto in modo che possano essere prese le misure necessarie.
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Assicurarsi che i lavoratori che svolgono attività di manutenzione siano consapevoli dei rischi e sappiano proteggere se stessi e gli altri.
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Sviluppare e applicare pratiche di lavoro sicure e comunicarle ai lavoratori; fornire strumenti e dispositivi di protezione appropriati”.
La prevenzione negli infortuni con le macchine e nei lavori in quota
Tra gli addetti alla manutenzione molti infortuni possono avvenire in rapporto alle attrezzature di lavoro e ai lavori in quota.
Riguardo alle attrezzature di lavoro il documento fornisce suggerimenti sull’avvio inaspettato di macchine:
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“Acquistare, progettare o produrre solo macchine facili da mantenere. Assicurarsi che le macchine abbiano un meccanismo di arresto o un interruttore di attivazione, in modo che sia impossibile avviare la macchina mentre sono in corso lavori di manutenzione.
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Adottare sistemi di lavoro sicuri, basati su procedure di lavoro sicure.
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Assicurarsi che i sistemi di lavoro sicuri siano conosciuti e compresi dai lavoratori che effettuano i lavori di manutenzione, e che tutte le macchine che non devono essere utilizzate o attivate durante il lavoro di manutenzione siano etichettate (ad es.: procedura LOTO). Tale fatto dovrebbe essere comunicato non soltanto ai lavoratori che effettuano la manutenzione, ma anche a tutti gli altri lavoratori della zona. Il comportamento che i lavoratori devono tenere in casi simili deve essere parte della formazione sulla sicurezza”.
Ricordiamo che la procedura LOTO (lockout-tagout) garantisce che “macchine ed impianti siano de-energizzati in maniera appropriata e non possano essere rimessi in funzione se non in condizioni sicure dal lavoratore o dai lavoratori che ne hanno operato lo spegnimento”.
Riprendiamo poi i suggerimenti per il lavoro in quota o per l’arrampicata sulle strutture:
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“Considerare la manutenzione in fase di progettazione.
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Assicurarsi che, ove appropriato, siano installati parapetti per la protezione dei lavoratori.
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Assicurarsi che i lavoratori che si arrampicano e lavorano in altezza siano protetti contro le cadute in ogni momento.
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Privilegiare, quando possibile, i mezzi di protezione collettiva rispetto a quelli individuali.
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Se possibile, utilizzare un dispositivo di sollevamento per eliminare la necessità di arrampicarsi, come una piattaforma di lavoro elevabile, o se esiste un sistema che minimizzi i rischi durante la fase di arrampicata.
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Rendere i lavoratori consapevoli del pericolo e assicurarsi che capiscano l'importanza delle attrezzature protettive e dei DPI che devono indossare, che sappiano come usarli correttamente e come mantenerli, sostituendoli quando richiesto.
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Includere nelle informazioni fornite durante l'addestramento i dettagli di eventuali problemi di salute in grado di influenzare la capacità di un lavoratore di lavorare in sicurezza in altezza e il protocollo per l’eventuale segnalazione di un simile problema”.
Le competenze, il lavoro con appaltatori e lo sforzo fisico
Il documento si sofferma poi sulla necessità di adeguate conoscenze in materia di sicurezza e sul lavoro con gli appaltatori.
Riguardo alla “mancanza di conoscenza e consapevolezza dei problemi di sicurezza tra i lavoratori che svolgono lavori di manutenzione”, il documento fornisce le seguenti indicazioni:
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“Esiste l’obbligo, per i datori di lavoro, di fornire informazione e formazione in materia di salute e sicurezza a tutti i dipendenti che ne hanno bisogno, compresi i lavoratori temporanei e gli appaltatori (artt. 36, 37 e 26 comma 1, lett. b), d.lgs. 81/2008).
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Oltre alle competenze professionali necessarie, i lavoratori devono essere formati sulla salute e la sicurezza e essere informati sui pericoli connessi a lavori specifici e sulle procedure di lavoro sicure.
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I lavoratori incaricati dovrebbero essere coinvolti nella valutazione del rischio e nello sviluppo di misure preventive.
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I lavoratori incaricati devono essere addestrati per eseguire le attività di manutenzione in sicurezza”.
Questi, invece, i suggerimenti per il lavoro con appaltatori:
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“Sviluppare una struttura di comunicazione adeguata ed efficace che copra tutte le parti interessate.
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Assicurarsi che l'ordine di lavoro o il contratto contenga informazioni sui potenziali pericoli, sulle misure adottate per eliminarli o limitarli, sulle precauzioni che devono ancora essere prese e sul comportamento sicuro.
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Informare i lavoratori dell'appaltatore addetti alla manutenzione sulle procedure di sicurezza interne, nonché sugli eventuali rischi connessi all'attività e sulle misure di prevenzione e protezione adottate.
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Informare i dipendenti sulla presenza degli appaltatori e sulle attività che stanno eseguendo”.
Infine il documento fornisce utili suggerimenti relativi all’eliminazione o riduzione dello sforzo fisico:
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“Progettare o acquistare attrezzature e introdurre pratiche di lavoro che eliminano o riducono lo sforzo fisico.
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Fornire agli addetti alla manutenzione che devono sollevare o spostare carichi pesanti un paranco o altre attrezzature di sollevamento o trasporto.
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Ridurre al minimo le distanze di trasporto.
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Assicurarsi che vi sia abbastanza spazio per fare il lavoro.
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Fornire addestramento su come eseguire i lavori di manutenzione in modo ergonomico”.
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti ed insediamenti antropici, “ La manutenzione per la sicurezza sul lavoro e la sicurezza nella manutenzione”, a cura di Giovanni Luca Amicucci, Maria Teresa Settino e Fabio Pera (DIT, Inail), edizione 2019 (formato PDF, 1.43 MB).
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